giovedì 26 novembre 2009

COMICS CAFE RECENSIONE - ANATOMIA DEL DESIDERIO



















ANATOMIA DEL DESIDERIO (Double Shot, brossurato, 112 pagine B/n, € 10,00) testi e disegni di Koren Shamdi 


Se si dovesse riassumere con un solo aggettivo la nuova raccolta di racconti di Koren Shamdi edita dalla Double Shot il termine più corretto sarebbe conturbante.
Sin dalla scelta delle tematiche narrative, dirette ad analizzare le diverse debolezze e patologie dell’ animo umano, l’ autore  provoca il lettore mettendolo di fronte a tutto ciò che la capacità analitica media tende ad ignorare, grazie a quei meccanismi di autodifesa del  io, che impediscono di soffermarsi a riflettere sugli aspetti più grotteschi della vita.
Ad episodi che presentano una critica al modo di vivere il quotidiano nella forma della metafora surreale ( Testardaggine e Conosci te stesso ad esempio) si alternano episodi strettamente legati al sfera emotiva più intima ( Il cantante di cover).
Entrambi gli stili narrativi denotano una sensibilità profonda e una capacità di analisi della realtà spietata.
Tale capacità costituisce la pietra angolare su cui si fonda l’ alto valore intrinseco del volume che ha il grandissimo pregio di suscitare un’ emozione anomala rispetto a quelle classiche derivanti dalla lettura di un fumetto, che ormai troppo spesso si collocano una ristretta scala che va dall’ intrattenimento al divertimento.
Dalla lettura di ANATOMIA DEL DESIDERIO  deriva invece una sensazione di fastidio, di sporcizia interiore. Un turbamento insomma, che costringe il lettore a sforzarsi nel non immedesimarsi nei protagonisti dei racconti ma che inevitabilmente,  come l’ immagine che si cerca di scacciare dalla mente e che diviene invece punto focale su cui la stessa finisce per concentrarsi, gli sottrae la capacità di estraniarsi dalla psiche malata dei personaggi  e li contagia come un virus con una visione distorta del vissuto.
Da un punto di vista puramente tecnico, le sperimentazioni grafiche sono inferiori rispetto a quelle contenute nel volume precedente dell’ autore (In carne e ossa). Resta estremamente interessante e gradevole la costruzione della tavole con griglia sei  a camera fissa utilizzata nell’ episodio Elmer.
In sostanza un volume per chi ama emozionarsi in modo anomalo e mai scontato. 

ANDREA MAZZOTTA

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