lunedì 16 novembre 2009

COMICS CAFE - PERSONE, PERSONAGGI E MOSTRI SACRI DEL FUMETTO: 1- TEX


















I nemici lo temono, i deboli lo invocano, gli indiani lo rispettano… è Tex.
È un raddrizzatore di torti senza mezzi termini. Un carattere imbelle che non si asservisce a niente e a nessuno. La sua è una giustizia senza codici e giudici dettata da una morale personale. Raccoglie in se un mix di caratteristiche dosate ad arte: un po’ d’anarchia, un po’ di legge del taglione (che negli anni ottanta gli sono valse anche discussioni sul suo presunto colore politico!) tanta impavidità da rasentare l’incoscienza, il coraggio di un leone, l’infallibilità di una folgore (caratteri che con la maturità si sono alquanto “diluiti” adeguandosi in parte ad un “politically correct” non sempre consono all’identità caratteriale dell’eroe). Peculiarità che calamitano l’emotività del lettore il quale, attraverso Tex e le sue azioni (per il gioco degli specchi), reagisce ai soprusi ed è l’imperterrito castigatore che punisce i malfattori e il male in tutte le sue espressioni.
















Il più celebre dei personaggi del fumetto italiano fa il suo esordio nel settembre del 1948, nell’allora diffusissimo formato striscia, frutto della fantasia di G.L. Bonelli e dell’abilità grafica di Galep (alias Aurelio Galleppini). Oggi, le gesta dell’eroe con i suoi pards Kit Carson, Tiger Jack e Kit Willer, continuano ad accompagnarci sul filo dell’avventura presentandosi nelle edicole nel caratteristico formato volumetto (nato con la ristampa del 1958). Ha affrontato nemici tra i più vari: politici corrotti, allevatori prevaricatori, sceriffi traviati, truci tagliagole, militari arrivisti, rapitori di fanciulle, indiani ribelli e assassini, presenze oscure e magia nera e qualcuno, come il diabolico Mefisto, è persino tornato dall’aldilà in cerca di vendetta. Ha conosciuto amici veri: Gros Jean, Pat Mac Ryan, Montales, Jim Brandon… Ha l’autorevolezza del capo indiano: come Aquila della Notte è lui la guida del popolo Navajos dopo lo sfortunato matrimonio con la bella Lilith figlia del capo Freccia Rossa. Ha la stella dei mitici Ranger: come tale deve far rispettare la legge in ogni angolo del vecchio West.



















Nato come personaggio “di riempimento” è diventato, in barba alle previsioni, un fenomeno di costume. La storia è nota. L’editrice Tea Bertasi (titolare delle edizioni Audace) stava investendo non poche energie nella creazione di una pubblicazione di grande prestigio. Puntava molto sul progetto affidato a due dei migliori autori sulla piazza (G.L. Bonelli e Galep): la Serie Oro Audace. Protagonista ne era Occhio Cupo, un eroe che si muoveva nella cornice dell’avventura di “Cappa e Spada”. Per mere esigenze di gestione aziendale, poi, nelle poche ore lasciate libere dall’oneroso impegno della Serie Oro, in estrema scioltezza, senza grandi aspettative, gli stessi autori confezionarono le prime avventure di un eroe western partendo l’uno da dei canovacci di storie che aveva nel cassetto, l’altro da un menabò allestito ritagliando dei disegni da una storia di Molino. Era nato Tex… Tex Killer! ribattezzato Tex Viller, su suggerimento di Galep e, poi, trasformato in Tex Willer prima della pubblicazione dalla stessa Tea Bertasi. Non molto tempo dopo, per le strane e imprevedibili alchimie del fumetto, mentre Occhio Cupo chiudeva Tex raccoglieva sempre più lettori costringendo l’editore e gli autori a dedicargli maggiore attenzione. La maggior cura e il consenso del pubblico portarono ad una ascesa inarrestabile della testata che negli anni settanta si tirava intorno al milione di copie costruendo un successo esportato in mezzo mondo (pubblicato in gran parte d’Europa, in Sud America, nel Nord Africa e persino in India…) che proietta l’eroe nel tessuto culturale del Paese e crea il suo mito.


















Gian Luigi Bonelli ha scritto le avventure del ranger per più di un ventennio tanto da dare al personaggio la sua veste caratteriale e la sua essenza: Tex è G.L. Bonelli e G.L. Bonelli è Tex! Il testimone è poi passato a Claudio Nizzi, al quale sono seguiti Mauro Boselli, e altri. Per i disegni, ad aiutare Galep, sono approdati alcuni dei maggiori professionisti del settore dai primissimi Uggeri e Zamperoni… a Letteri, Ticci, Nicolò, Muzzi,… a Fusco, Villa, Civitelli,… agli “spagnoli”Jesus Blasco, De la Fuente, Ortiz, Bernet, Font,… e a tanti altri tra i migliori del campo. Un parco autori che ha dato dignità all’albo “popolare” elevandolo a prodotto di qualità. Una qualità che viene esaltata quando i grandi autori internazionali (Kubert, Sommer, Wilson, ecc. si mettono alla prova con lui nella serie degli annuals laddove è l’autore che si misura con Tex e non viceversa. Tex rimane se stesso, brilla di luce propria senza essere abbagliato dalla fama dell’interprete, è l’icona che riesce a rimanere se stesso aldilà dei tratti, dei segni e delle interpretazioni.
Una vera forza che da oltre sessanta anni è la bandiera della Sergio Bonelli Editore.





















Tex esce in edicola con un inedito e tre ristampe mensili, un texone, un maxi, un almanacco annuali, una ristampa del texone semestrale, inoltre, esce con una strenna natalizia in volume a colori e varie edizioni di Oscar edite da mondadori. L’ultimo successo di Aquila della Notte è la ristampa pubblicata da Repubblica- l’Espresso che ha rinarrato, arricchite dal colore, le avventure di Tex dall’inizio e che è arrivata alle soglie del 145° numero corrispondente al n. 359 della serie originale.
Insomma Tex …è Tex!

Raffaele DeFalco



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