lunedì 19 ottobre 2009

COMICS CAFE- RECENSIONE- LE SCAPPATELLE DEL SIGNOR LOPEZ



















Quando si incontrano due maestri del fumetto mondiale il risultato della fusione della loro arte non può che essere un capolavoro.
E difficilmente si potrebbe definire diversamente Le scappatelle del Signor Lopez, primo volume della collezione Horacio Altuna edita dalla Planeta DeAgostini.

Apparse per la prima volta nella rivista El Péndulo e poi proseguire fino al 1982 Humor, le storie contenute nel volume godono di una valenza storica, non solo in ambito strettamente fumettistico, di grande importanza.

Dietro la metafora e la maschera della commedia agrodolce, della fuga della realtà di un personaggio dall’ aspetto e dal carattere pavido, si nasconde una durissima critica relativa al periodo in cui la storie videro luce.

L’ intuizione geniale di Trillo e Altuna fu di rappresentare e analizzare il contesto sociale argentino del tempo, non attraverso lo sguardo e l’ atteggiamento superiore del perfetto eroe, privo di macchia e peccato, ma bensì mediante il compassato sguardo di un mediocre impiegato, vessato inesorabilmente da una quotidianità dalla quale può solo momentaneamente sfuggire rifugiandosi nel sogno e nella fantasia, ma alla quale dovrà inesorabilmente tornare.

Quindi i due autori procedono a una doppia analisi, una speculare all’altra.
Da un lato analizzando le sconfortanti miserie dell’ uomo qualunque, dall’ altro evidenziano in che misura queste siano frutto o fonte della società in cui il protagonista vive.

Infine a rendere il volume uno dei capisaldi mondiali della letteratura a fumetti contribuisce in maniera decisa anche l’apparato grafico di colui che può essere considerato il più grande maestro argentino vivente .
Il tratto morbido e ricercato, l’inventiva narrativa sempre perfettamente in linea e coordinata col tipo di racconto, la potenza del tratteggio deciso elevano l’ autore nel poco popolato olimpo dei grandissimi.

Unica pecca all’ ottima, sia nella confezione che nel prezzo, edizione Planeta è la resa di stampa di alcune tavole, che forse andava maggiormente curata, presentando un po’ troppo spesso dei neri eccessivamente sbiaditi.


Mazzotta Andrea

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