sabato 24 ottobre 2009

COMICS CAFE- INCONTRO CON UN "MARZIANO"

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Gianfranco Marziano è un personaggio sui generis.
Riduttivo definirlo comico, esagerato etichettarlo come genio.
Il suo super potere è il carisma!
Capace sia di intrattenere il pubblico per ore senza dare segni di cedimento con storielle vere o verosimili e con canzoni sempre condite da immancabili “parole sporche”, ma anche scrittore semiserio in grado di analizzare a suo modo le debolezze della società contemporanea e dell’individuo che la vive e crea.

Dopo “Il mio ragazzo è un genio, me l’ha detto lui” edito nel 2004 dall’editore L’ancora del mediterraneo e “Inferno” edito nel 2008 dall’editore Ad est dell’equatore, è giunto il momento di “Quest’estate forse non vado al mare” edito da TESPI Editore – “una impietosa carrellata di tipi umani evidenziata attraverso l'atroce e smaliziato punto di vista dell’autore. Dai frequentatori di associazioni culturali, a coloro che passano la loro vita davanti ad un bar, dalle donne che si credono chissà chi, agli uomini disposti a tutto pur di ottenere qualcosa da loro, per finire con una incresciosa filippica contro la chat ed i suoi illusi frequentatori” - .

In occasione della presentazione del libro (presso la libreria Golden Store di Battipaglia), ho avuto il piacere di scambiare due parole con Marziano, abbiamo discusso di passioni comuni, di cinema, di fumetto, di serie tv.
Gianfranco si è rivelato grande appassionato di Magnus e Bunker (ma più di Magnus….), ha adorato Alan Ford in particolare, tutte le opere di Magnus in generale - “Magnus era un genio, disegnava con una facilità impressionante”
Ha ammesso di essere uno dei fan di Provolino (un pupazzo che ebbe un grande successo in Italia a cavallo tra gli anni ' 60 e ' 70) di Raffaele Pisu la cui omonima testata di fumetti raccontava storie di satira politica e sociale – “ Mi faceva morire dalle risate il fatto che questo personaggio non faceva niente dalla mattina alla sera, poi usciva per strada e gli capitava di tutto!”
Lettore di DareDevil e Batman, poco amante di Spiderman il cui affetto verso Zia May è a suo dire “particolare”, “inquietante”.

Dal fumetto al cinema, due nomi: Dario Argento e Pupi Avati.
I film del primo hanno cambiato – secondo Marziano – il modo di fare cinema horror, “le inquadrature vertiginose, i primi piani, i campi e contro campi, erano unici e mai visti prima, l’unico difetto di quei film era Asia Argento……”
Su Pupi Avati ha detto: “La casa delle finestre che ridono mi ha fatto proprio cagare sotto…tutti dovrebbero vedere quel film”

Per finire le serie TV, un nome su tutte: The Big Bang Theory (situation comedy americana creata da Chuck Lorre e Bill Prady, e prodotta dalla Warner Bros) i cui protagonisti sono due fisici nerd di fumetti, cinema e serie tv e le cui discussioni su Batman, Star Trek e soci fanno letteralmente “pisciare sotto dalle risate”




Giuseppe Palmentieri

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