lunedì 1 febbraio 2010

SPECTREMAN PARTE 1


SPECTREMAN PARTE 1

Questa serie televisiva è stata prodotta nel lontano 1971 da Soji Ushio già autore di un "very cool" come Magma Taishi ("The Space Giants") tratto da un romanzo di Osamu Tezuka e che precedette addirittura di qualche mese il sommo Ultraman (entrambi sono del 1966).

Nel nostro paese Spectreman si candida di diritto a serie regina dei tokusatsu; infatti insieme a Megaloman è la serie live-action che ha ottenuto più successo, nonché la prima serie "live" in assoluto ad essere stata trasmessa in Italia (1979) sulle reti del network di proprietà della Rusconi Editore.

"Spectreman" si è ritagliato un ruolo importantissimo anche in Giappone, la patria incontrastata di Ultraman (Tsuburaya Production) e Kamen Rider (Toei-Animation). Nel 1971 questa serie "live" ridette smalto a tutte le serie "tokusatsu" che stavano affrontando un lento ed inarrestabile declino.

Grazie a Spectreman, infatti, ci fu un vero e proprio revival del genere tanto che i critici della televisione nipponica ricordano l'evento come un vero e proprio secondo boom dei mostri.

Infatti, dopo l'enorme successo che avevano avuto i film del genere Kaiju Eiga, inaugurato da Godzilla (Gojira, Toho 1954 di Inoshiro Honda), seguito da una successiva serie di spin-off alternativi (come Gamera e Rodan) ed amplificato dalle produzioni televisive dedicate ai c.d. Classic Hero (Maboroshi Tantei, Gekko Kamen, Shonen Jet, Ninja Butai Gekko e Captain Ultra), il genere sembrava essersi arenato in una crisi senza possibilità di ritorno.

Più precisamente la crisi del settore iniziò dopo l'enorme successo della serie televisiva di Ultraman (1966, uno spin-off della serie Ultra Q) che però non viene catalogato come Classic Hero ma come Kyodai Hero (meglio conosciuti come Giant Heroes), eroi che combattono mostri giganteschi.

In quegli anni il grande Soji Ushio aveva incassato diversi fallimenti (nel genere Henshin Hero) quali Jaguar Man (1968) e Hyoh Man (1969) che rimasero allo stato di film pilot. Dopo queste grandissime delusioni Soji Ushio ritornò ad un genere collaudato: i Kyodai Hero.

Così nacque, finalmente, Spectreman (Supekutoruman in katakana) ma non fu un parto facile. Inizialmente il protagonista principale della serie doveva essere il cattivo dr. Gori (da noi dr. Stragor). Questo personaggio era già stato creato (ed utilizzato) per un plot intitolato Chojin Elementman, un prototipo del serial che sarebbe diventato poi "Spectreman". Questa nuova serie prese il titolo di Uchuu Enjin Gori ("Space Apeman Gori") e narrava le vicende di uno scienziato pazzo dalle sembianze di una scimmia antropomorfa con la smania di conquistare il mondo.

Uchuu Enjin Gori, prodotta dalla P.Production, fu trasmessa dall'emittente Fuji TV ma il titolo della serie cambiò dopo appena 20 puntate e sotto la pressione dei fans in Uchuu Enjin Gori Tai Spectreman ("Space Apeman Gori vs Spectreman").

Questo nome venne mantenuto per soli 19 episodi: dopo il 39° episodio la serie assunse il nome con la quale è più conosciuta nel mondo: Spectreman (fino all'ultimo episodio, il 63)!!!

La serie conterà in totale di 63 puntate ed ebbe un enorme successo, non solo per la collaudata formula "eroe vs mostro", ma anche per la forte tematica affrontata: l'inquinamento industriale ed atomico. Infatti quasi tutti i mostri lanciati all'attacco della Terra dal perfido dr. Gori (dr. Stragor) venivano creati dalle più svariate sostanze inquinanti! Questa è una caratteristica abbastanza comune nelle serie "live" del genere Kyodai Hero ("Giant Hero") dove si trovano proiettate le paure del giapponese medio per i cataclismi naturali e per quelli generati dagli "umani" (del resto "tematiche" importate dai Kaiju eiga).

Il format dei Kyodai Hero ("eroe vs mostro") è stato uno specchio psicanalitico della profonda crisi del Giappone del dopoguerra e ante-boom economico. In conclusione possiamo affermare che Spectreman è un prodotto sicuramente ben riuscito, anche se la leggerezza della trama delle singole puntate è un limite. Ma ciò non basta ad intaccare questa bella serie che, non a caso, ha raccolto molto successo anche in Francia ed Italia. In Italia questa serie è arrivata per intero (anche se tra i collezionisti girano solo una trentina di episodi) con il nome di Le nuove avventure di Spectreman non perché un secondo blocco di puntate ma perché si usò il secondo titolo "americano" della serie.

Shoji Ushio, terminato Spectreman, tornerà a girare (questa volta con successo) il genere Henshin Hero (dopo il flop di Jaguar Man e Hyoh Man), con il film live-action Kaiketsu Lion Maru, conosciuto meglio in Italia con il nome di Ultralion (1972).



Go Toki, Koji

si ringrazia:

www.tanadelletigri.info

Antonio Mastroianni

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