PERSONE PERSONAGGI E MOSTRI SACRI DEL FUMETTO 9 –
IL COMMISSARIO SPADA
…è costretto alla lotta nel tormento tra il dovere di poliziotto e quello di padre, è un uomo tutto di un pezzo… è Eugenio Spada, il Commissario.
È in forze al Nucleo di Polizia Criminale (Criminalpol) della questura di Milano. Alla morte della moglie Lucia è rimasto solo col figlio Mario, un adolescente che vive il rapporto col padre tra ammirazione e ribellione. Spada è preso dal suo lavoro in modo totale e non lascia spazio né ad altri affetti, né a distrazioni di una vita “normale”. È un uomo intelligente, deciso, a volte duro e cinico ma profondamente umano. È il primo, vero, superpoliziotto italiano.
Nato nel 1970, su iniziativa del caporedattore del Giornalino Gino Tomaselli, incaricato di trovare idee nuove e nuovi personaggi, per il settimanale paolino, a tale scopo fece incontrare Gianni De Luca (autore rivoluzionario, dal talento cristallino, uno tra i più grandi talenti della scena fumettistica mondiale) e Gianluigi Gonano (giornalista poliedrico avvezzo alla prima linea che utilizza anche gli pseudonimi di Giobbe o Joshua). Fu proprio Tomaselli a pensare a storie poliziesche ambientate in Italia e, ad avere l'idea di scegliere come autore un giornalista e non un professionista dei fumetti, proponendo anche un modello per il Commissario Spada, il mitico ex capo della Squadra mobile di Milano, Mario Nardone. Sempre di Tomaselli è l’idea di fare di Mario, il figlio di Spada, un vero coprotagonista e non un semplice personaggio di contorno, affinché i ragazzi possano immedesimarsi di più nelle storie e accettare meglio l’impostazione realistica data all’avventura.
Spada è assolutamente figlio dei suoi tempi nelle tematiche ma, meravigliosamente innovativo e “moderno”, nello sviluppo grafico e narrativo. L’ispirazione è quella che deriva dalle pagine dei giornali e dai fenomeni sociali degli anni ’70: terrorismo, droga, criminalità organizzata, delinquenza urbana. La narrazione, congiunta a quell’attualità che si specchiava nella durezza della cronaca di quei giorni, si sviluppa in bilico tra realtà e romanzo ed è proposta in uno stile giornalistico essenziale e fluido, vicino alla narrazione più viva del noir all’italiana, mentre, graficamente, rappresenta l’oggettiva e superba evoluzione di un autore verso una tecnica espressiva completamente nuova.
Concepito come un poliziesco che, seppur semplice nell’idea base, è assolutamente innovativo e “non omologato”, si presentaa nuova.ll’italiana. listiche trattate nelle storie.“sfida” che ha inizio sin dal nome, che non è proprio l’equivalente di “Angelo” e costituisce solo la punta dell’iceberg in quanto è ancor più sorprendente nei temi trattati che sono, certamente, un “terreno” a dir poco inusuale, per un periodico di derivazione cattolica che si rivolge ai ragazzi, un pubblico che non rappresentava, allora più che mai, il giusto target!
Inoltre, e non è cosa da poco, a quel tempo la rivista era distribuita, oltre che nelle edicole, soprattutto nelle parrocchie, laddove certi temi legati all’attualità, viva, violenta, cruda, di tutti i giorni, non erano proprio ben visti. Ciò dà la dimensione di quanto coraggiosa fu l’idea di proporre, a differenza di molti altri fumetti dell'epoca, tale tipologia di progetto.
Al di là delle possibili influenze e degli spunti, resta inteso che nella saga del commissario Spada, i temi e le storie trattate secondo uno schema, come detto, alquanto “inusuale” hanno beneficiato dell’alchimia creata dai disegni di De Luca e dai testi di Gonano.
De Luca dà al character il volto dello stesso Gino Tomaselli, forse, come omaggio all’uomo che ne ha imbastito la creazione, omaggio che ad un certo punto, con il successo del personaggio, diventa un evidente imbarazzo per il caporedattore. Si risolverà tale disagio nella storia “L’incidente” laddove, attraverso l’espediente narrativo dell’incidente, si rielaborano le fattezze del protagonista dandogli quell’aspetto più spigoloso e sicuramente originale. Spada, nell’arco di pochissimo tempo, diventa un successo tale che a distanza di solo un anno dalla pubblicazione si guadagna il premio Yellow Kid, al settimo salone internazionale dei fumetti di Lucca Comics, quale: "personaggio modernissimo per creazione grafica, linguaggio e contenuto".
Ciò grazie ai due autori. Da un lato c’è l’evoluzione dei disegni verso l’inedita composizione delle tavole con un movimento ricco e articolato, d’effetto slow motion, innovativo e a dir poco rivoluzionario, disegni plasmati da una regia cinematografica geniale, completamente inedita, un punto di riscrittura dell’espressione a fumetti attraverso lo smembramento della vignetta in una dimensione spazio-temporale che sfiora l’onirico e supera i limiti formali che dotano le tavole di un potere comunicativo mai concepito prima. Dall’altro lato ci sono i testi corposi e solidi di rapida presa ed efficacia, molto “poco teatrali” e più “naturali” e adatti ad un linguaggio parlato.
La saga del Commissario Spada è durata 18 episodi. È stata pubblicata dalle Edizioni Periodici San Paolo a puntate da 4 - 6 o 8 pagine l’una a partire dal 19 aprile 1970 sullo storico n. 16 del settimanale Il Giornalino, sino al maggio del 1982 per un totale di 658 tavole, spalmate nell’arco di 12 anni. Le avventure: Un uomo di fegato e L’uomo senza ricordi, sono state riproposte dallo stesso editore nella collana de “Gli Albi del Giornalino”. In tempi recenti, tra il 2004 e il 2006 le Edizioni Bande Dessinée e Black Velvet, in un’edizione congiunta, ne hanno raccolto cronologicamente tutta la produzione in quattro volumi arricchiti da una cospicua dose d’elementi critici e documentaristici.
Sempre nel 2005 nella serie “I classici del fumetto di Repubblica - serie oro” il vol. n 40 (edito il 24 giugno) è dedicato al Commissario Spada e ristampa le avventure: “Geronimo”, “Patto col diavolo”, I figli del serpente, e la trilogia del terrorismo formata da "I Terroristi", "La grande confusione" e "La scelta". Nel 2008 la Mondadori ha edito il vol. “Il Commissario Spada – gli anni di piombo” nella collana Oscar Bestsellers che in 404 pagine raccoglie e ripropone una selezione delle storie.
Raffaele De Falco